Togliere il silicone dalle superfici, scopriamo il modo corretto

Il silicone è il prodotto sigillante ed isolante per antonomasia che in molti utilizzano  per fissare piastrelle, sigillare sanitari o vasche da bagno: il suo scopo primario infatti è proprio quello di impedire all’acqua di penetrare nelle fessure.

Sigillando gli spazi il silicone permette di tenere pulite proprio le piccole fessure, evitando che l’acqua si infiltri causando alla lunga la nascita e la proliferazione di una fastidiosa muffa

Anche il silicone però col tempo si deteriora, si sporca, perde elasticità e quindi smette di assolvere alla sua funzione: cosa fare dunque in questi casi?

Buon senso vuole che il silicone deteriorato venga rimosso in modo completo per poi applicarne un nuovo strato: apparentemente facile vero?

Chi ha provato a fare questa operazione sa bene che rimuovere il vecchio silicone non è sempre un’impresa facile: nel nostro articolo troveremo una soluzione a questo problema descrivendo alcuni trucchi efficaci per eliminare il vecchio silicone senza troppa fatica!

Togliere il silicone con l’aceto

Sì, l’aceto è un discreto solvente che bene o male tutti abbiamo a portata di mano in casa. Ma prima di utilizzarlo è importante seguire alcuni passaggi per ottenere un risultato impeccabile. Inoltre ci tengo a precisare che se il silicone da togliere è abbastanza recente (meno di 3/4 anni) difficilmente si potrà rimuoverlo con cura con l’aceto, ma sarà necessario utilizzare appositi solventi a base di acetone appositamente realizzati per ottenere un risultato professionale.

Di seguito ti spiego come fare per rimuovere al meglio il silicone dalle superfici comuni.

Come togliere il silicone dalle superfici domestiche (pavimento, piastrelle, box doccia…)

Rimuovere il silicone

Vediamo quali sono i passaggi fondamentali per eliminare il silicone vecchio e deteriorato. Un’importante avvertenza: le tre fasi che sto per descrivere si riferiscono principalmente al silicone utilizzato su superfici domestiche, mentre tutti i casi particolari ( tessuti, mani etc. ) verranno trattati subito dopo.

Prima fase: pulire la superficie interessata

Per eliminare i residui di silicone la prima cosa da fare è pulire accuratamente la superficie utilizzando un prodotto per la pulizia del bagno affinché vengano eliminati tutti i possibili residui di grasso.

Nient’altro da aggiungere per questa prima e tutto sommato semplice operazione. Ma ora viene il bello…

Seconda fase: ammorbidire il silicone

Per poter procedere ad una comoda rimozione del silicone dalla superficie interessata occorre renderlo più morbido.

I metodi per ammorbidire il silicone sono molteplici: dalle applicazioni regolari di acqua calda, all’utilizzo della cosiddetta “pistola di calore” fino all’uso di un comune sgrassatore da forno.

Esistono poi i rimedi “chimici” , come l’acqua ragia e l’acetone oppure il classico “rimedio della nonna” che consiste nel togliere il silicone con l’aceto bianco imbevendone dei panni da utilizzare sulla superficie interessata

Terza fase: rimuovere il silicone

Una volta ammorbidito il silicone è possibile toglierlo senza troppa fatica. 

In questo caso gli strumenti più utilizzati sono raschietti, spatole, spugnette abrasive. o cutter per tagliare i bordi del silicone e poi rimuovere l‘intera striscia sollevandola con le mani. 

Esistono poi in commercio dei comodi kit a prezzi più che abbordabili pensati appositamente per questo tipo di situazioni.

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Una doverosa avvertenza nell’utilizzo di questi strumenti è d’obbligo: essendo strumenti molto affilati bisogna prestare molta attenzione nell’utilizzo per evitare di rovinare la superficie trattata o – peggio ancora – tagliare le proprie mani!

Se il silicone è molto duro e spesso, al termine della rimozione  “manuale” potrebbe rimanere ancora una resistente patina.

In questi casi non disperate perché esistono in commercio appositi solventi pensati per sciogliere anche il silicone più “ostinato”.

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  • Elimina ogni traccia di silicone, fresco o indurito da tutte le superfici
  • Ideale per eliminare tracce di silicone fresco o sostituire vecchi giunti
  • Facile da utilizzare e sicuro su tutti i supporti

Togliere il silicone da mani, tessuti e quello ammuffito

In queste indicazioni generali abbiamo fatto riferimento alle classiche procedure per togliere il silicone dalle piastrelle, dalla doccia, dai vetri, dal pavimento e persino dall’acquario, ovvero tutte superfici su cui è piuttosto comune applicare il silicone.

Come già anticipato, esistono però casi che meritano di essere trattati a parte.

Come togliere il silicone ammuffito

Togliere il silicone ammuffito dalla vasca da bagno è uno di quei casi specifici dove alle operazioni già consigliate va aggiunto un piccolo ma decisivo “ingrediente”: la candeggina.

Il metodo che vi propongo è piuttosto semplice: occorre inumidire il silicone che intendete eliminare con la candeggina, distribuendo la stessa tramite un pennello. Dopo questo primo passaggio, occorre dare tempo alla candeggina per agire (circa un paio di ore) quindi  strofinare energicamente con un vecchio spazzolino da denti.

L’ultimo passaggio è quello di risciacquare la parte interessata con acqua calda. Fate attenzione quando utilizzate la candeggina, in alcuni casi può macchiare i pavimenti.

Come togliere il silicone dalle mani

Come rimuovere silicone dalle mani

Dopo aver sperimentato le tecniche appena consigliate è inevitabile che tracce di silicone rimangono attaccate alle mani, magari anche dopo averlo applicato, per cui il problema da risolvere diventa togliere il silicone dalle mani stesse.

In questo caso è fondamentale agire in modo tempestivo, perché se il silicone è ancora fresco, per rimuoverlo basterà strofinare le mani con della carta assorbente o dei fazzoletti di carta lavandole subito dopo con acqua calda e sapone, magari supportati da una buona spugna abrasiva.

La questione si complica leggermente quando il silicone si è già asciugato perché in questo caso bisogna ricorrere a solventi chimici come l’acetone (il medesimo solvente utilizzato per togliere lo smalto dalle unghie), la trementina o l’acquaragia, applicate con una salvietta inumidita. 

Come togliere il silicone dai tessuti

Quando il silicone penetra nelle fibre dei tessuti toglierlo è davvero un’impresa ardua perlomeno se è indurito: quando è ancora fresco infatti basta semplicemente lavare l’indumento.

Se il silicone si è indurito, esistono comunque alcuni piccoli trucchi per toglierlo dai propri indumenti preferiti.

  • Il primo trucco che vi consigliamo è quello di mettere l’indumento in questione nel congelatore per qualche ora affinché il silicone si indurisca e si possa staccare con maggiore facilità;
  • Il secondo trucco è una modalità usata efficacemente anche con le mani (vedi sopra) e consiste nell’applicare dell’acetone direttamente sulla macchia e aspettare che agisca: dopo qualche minuto lavare normalmente l’indumento;
  • Terzo e forse più efficace trucco consiste nell’applicare della trielina ( facilmente reperibile dal ferramenta) sul tessuto interessato con l’accortezza di utilizzare dei guanti protettivi perché questo prodotto è molto aggressivo con la pelle. Anche in questo caso, dopo il trattamento, si può procedere al lavaggio dell’indumento;
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